TERAMO – "I dati diffusi dall’AgeNaS, oggetto di un nuovo intervento sull’ospedale Mazzini di Teramo dei Consiglieri regionali Ruffini e Di Luca, non possono essere lo strumento per attaccare l’ospedale di Teramo”. Così il manager della Asl Giustino Varrassi replica ai due consiglieri regionali del Pd. “Anche Ruffini e Di Luca – spiega Varrassi – confermano ciò che da più parti è stato detto, ossia dal Sole 24 ore, Il Centro, che ha dedicato ampio spazio all’argomento, il direttore del Dipartimento Cuore e Vasi, Cosimo Napolitano, il Ministero della Salute, l’ AgeNaS stessa, che sta rivalutando ogni dato: si tratta di risultati che non possono essere presi ancora in considerazione, fino a che non saranno verificati. In più casi, addirittura, come per il dipartimento Cuori e Vasi, è già stato spiegato che sono dati non corrispondenti a realtà. Comunque, per quanto riguarda ogni eventuale allarme, gli stessi estensori del comunicato, lo escludono. Sono costretto lo stesso, mio malgrado, e non in atteggiamento politico, come invece mi viene contestato, a sottolineare che i Rappresentanti della popolazione teramana e abruzzese sono nel loro diritto-dovere, ovviamente. Non siamo noi a dover confermare che è loro compito democratico sorvegliare, proporre e denunciare. Noi non possiamo che esaltare il loro ruolo ed essere collaborativi nell’interesse comune. Ma abbiamo il dovere di difendere il diritto alla salute dei cittadini teramani e abruzzesi quando si getta discredito sulle strutture che invece sono in grado di garantire questo stesso diritto”. Varrassi però aggiunge di non poter consentire che l’ospedale Mazzini “venga messo in discussione su servizi su cui si lavora per il miglioramento, ma che non sono a rischio né, tanto meno, costituiscono un rischio, anzi, tutt’altro – aggiunge Varrassi -. E non è, la nostra, una risposta politica. E’ la risposta, ad esempio, di chi ieri ha avuto l’onore e la soddisfazione di vedere concretizzarsi l’avvio di un nuovo progetto relativo al rafforzamento dell’ospedale di Atri attraverso la moderna ristrutturazione del servizio di medicina nucleare, servizio di importanza regionale, allocato ad Atri perché lì c’è quello che è ritenuto uno dei miglior servizi di Endocrinologia del centro meridione d’Italia. E’ di fatto la nascita di un nuovo polo di offerta di cura per i teramani e gli abruzzesi tutti”. Il manager della Asl sarà ad Atri il 29 marzo, per comunicare tempi, costi e illustrare i benefici del nuovo progetto. “La nostra – conclude Varrassi – è sì politica, ma aziendale. Noi siamo stati chiamati a lavorare su una azienda che deve produrre salute, dando servizi anche attraverso atti concreti quale questo. E a diffondere solo dati, nel bene o nel male, scientificamente comprovati, per poi apportare eventuali correttivi e lavorare all’ottimizzazione".
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